L’antico orologio del teatro Pergolesi riprende a battere il tempo. Giovedì 16 verranno posizionate le lancette che erano state smontate nei giorni scorsi per essere sottoposte a una ripulitura generale.
Contestualmente verrà installata dietro il quadrante la centralina elettronica ad alta precisione che sostituirà definitivamente l’antica apparecchiatura meccanica con ricarica manuale. Quest’ultima, come noto, di epoca ottocentesca, verrà smontata pezzo per pezzo, sottoposta a un minuzioso intervento di restauro per poi essere esposto alla pubblica visione in una sala del teatro.
Con l’intervento si provvederà anche cambiare l’illuminazione del quadrante - operazione che sarà completata tra qualche giorno - al fine di migliorarne la visibilità nelle ore notturne, nel rispetto di una tonalità di colore in linea con l’armonia architettonica del teatro. La decisione di sostituire il vecchio meccanismo con una centralina elettronica era stata assunta per due ordini di motivi: il primo squisitamente pratico, dal momento che risolve definitivamente il problema della ricarica quotidiana; il secondo di ordine strutturale, dettato dalla posizione del macchinario, collocato in un angusto e deteriorato soppalco in legno realizzato in un solaio remoto del teatro.
In sostanza, per continuare a mantenere il vecchio meccanismo in funzione, quand’anche l’intervento di restauro ne avesse garantito il pieno e duraturo funzionamento, sarebbe stata necessaria una ingente spesa per ristrutturare gli spazi, per realizzare un nuovo soppalco e per mettere in sicurezza l’intero ambiente che comunque non sarebbe mai potuto essere accessibile al pubblico. Completamente diverso il discorso invece per il restauro dell’altro orologio storico, quello di palazzo della Signoria, di epoca settecentesca, che verrà rimesso in funzione con un minuzioso intervento alla parte meccanica. Lo storico meccanismo, costruito da Edoardo Marconi di Montecarotto negli anni Trenta del secolo scorso sui resti di un più antico apparecchio datato 1723, verrà infatti smontato e sottoposto a restauro conservativo sia perché è in condizioni decisamente migliori, sia perché è esso collocato in una sede pienamente idonea.
Entrambi gli interventi sono finanziati dall’imprenditore Andrea Pieralisi, a cui l’Amministrazione comunale ha espresso viva riconoscenza per la sensibilità dimostrata nel recupero di due orologi storici di grande valore non solo economico per la storia della nostra città.
Contestualmente verrà installata dietro il quadrante la centralina elettronica ad alta precisione che sostituirà definitivamente l’antica apparecchiatura meccanica con ricarica manuale. Quest’ultima, come noto, di epoca ottocentesca, verrà smontata pezzo per pezzo, sottoposta a un minuzioso intervento di restauro per poi essere esposto alla pubblica visione in una sala del teatro.
Con l’intervento si provvederà anche cambiare l’illuminazione del quadrante - operazione che sarà completata tra qualche giorno - al fine di migliorarne la visibilità nelle ore notturne, nel rispetto di una tonalità di colore in linea con l’armonia architettonica del teatro. La decisione di sostituire il vecchio meccanismo con una centralina elettronica era stata assunta per due ordini di motivi: il primo squisitamente pratico, dal momento che risolve definitivamente il problema della ricarica quotidiana; il secondo di ordine strutturale, dettato dalla posizione del macchinario, collocato in un angusto e deteriorato soppalco in legno realizzato in un solaio remoto del teatro.
In sostanza, per continuare a mantenere il vecchio meccanismo in funzione, quand’anche l’intervento di restauro ne avesse garantito il pieno e duraturo funzionamento, sarebbe stata necessaria una ingente spesa per ristrutturare gli spazi, per realizzare un nuovo soppalco e per mettere in sicurezza l’intero ambiente che comunque non sarebbe mai potuto essere accessibile al pubblico. Completamente diverso il discorso invece per il restauro dell’altro orologio storico, quello di palazzo della Signoria, di epoca settecentesca, che verrà rimesso in funzione con un minuzioso intervento alla parte meccanica. Lo storico meccanismo, costruito da Edoardo Marconi di Montecarotto negli anni Trenta del secolo scorso sui resti di un più antico apparecchio datato 1723, verrà infatti smontato e sottoposto a restauro conservativo sia perché è in condizioni decisamente migliori, sia perché è esso collocato in una sede pienamente idonea.
Entrambi gli interventi sono finanziati dall’imprenditore Andrea Pieralisi, a cui l’Amministrazione comunale ha espresso viva riconoscenza per la sensibilità dimostrata nel recupero di due orologi storici di grande valore non solo economico per la storia della nostra città.